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Rifacimento tetto: in cosa consiste e gli interventi da eseguire

L’intervento di rifacimento tetto può destare preoccupazione e timore dal punto di vista economico ma, se non s’interviene all’occorrenza, ciò può mettere a rischio il benessere abitativo e la vivibilità dell’edificio.

Il tetto è la prima “barriera” di difesa contro gli agenti atmosferici, la parte più esposta di un edificio, sia esso ad uso civile, industriale o pubblico e per cui è quella più soggetta ad usura e deterioramento. 

Quando intervenire per rifare il tetto

I motivi per cui si decide di intervenire per rifare il tetto sono:

  • Fenomeni atmosferici particolarmente “violenti” come grandine e vento che possono sradicare la copertura e danneggiare tegole, coppi, lastre e lamiere;
  • Infiltrazioni d’acqua che possono causare, all’interno dell’edificio, la formazione di macchie d’umidità, muffe e condensa con il rischio che, in presenza di travi in legno, queste possano marcire.

In questi casi è opportuno richiedere l’intervento di un’impresa edile esperta, in grado di individuare la soluzione migliore a seconda del danno per poi intervenire prontamente.

Non solo, tra i motivi del rifacimento del tetto c’è anche l’efficientamento energetico che, grazie ai lavori di coibentazione ed impermeabilizzazione permettono di isolare al meglio lo stabile mantenendo una temperatura costante negli ambienti, evitando così dispersioni di calore e di conseguenza un aumento dei consumi. 

Rifacimento tetto: gli interventi da eseguire

Le fasi da seguire per un rifacimento tetto a regola d’arte sono:

  1. Valutazione iniziale dell’intervento da eseguire con un sopralluogo ed un’analisi dello stato del tetto e dei danni;
  2. Pianificazione del budget, dei tempi e dei permessi;
  3. Installazione di ponteggi e di parapetti di protezione sul perimetro dell’edificio per operare in sicurezza;
  4. Rimozione della copertura quindi vecchie tegole e coppi rovinati e relativo smaltimento dei materiali non più idonei;
  5. Inserimento nuova struttura in caso di tetto in legno o in putrelle. Se la struttura esistente è da rimuovere;
  6. Impermeabilizzazione del tetto per impedire all’acqua di passare dalle superfici esposte alle intemperie negli strati sottostanti;
  7. Coibentazione del tetto per proteggere ed isolare al meglio l’edificio dagli sbalzi di temperatura;
  8. Ventilazione ovvero la presenza di uno spazio tra la superficie isolante e quella della copertura, per evitare la formazione di muffe e garantire un flusso d’aria continuo;
  9. Installazione Linea Vita (obbligatoria dal 2015): si tratta di un dispositivo installato in modo permanente per permettere l’ancoraggio degli operatori sulle coperture;
  10. Posa in opera del nuovo manto di copertura con tegole, coppi, lastre e lamiere, che deve essere uniforme e compatto per evitare ovviamente infiltrazioni d’acqua nello strato sottostante.

Per un sopralluogo o un supporto tecnico per individuare il problema del tetto, siamo a disposizione, contattaci per fissare un appuntamento tramite FORM CONTATTI. 

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